Bendaggio Funzionale e Taping
Il bendaggio funzionale è una tecnica utilizzata per ridurre i tempi di recupero.
I taping sono quei bendaggi usati in ambito sportivo, sempre più diffusi, che vengono rimossi dopo l’attività.
Questa terapia è stata introdotta tra gli anni ’50 e ’60 nel basket statunitense. Lo scopo principale era la stabilizzazione di alcune articolazioni come caviglie e ginocchia. Ai quei tempi si usava ancora un cerotto adesivo non elastico.
Quando il metodo di bendaggio arrivò in Europa si sviluppò l’attuale idea di bendaggio funzionale che ha lo scopo di proteggere l’unità motoria e articolare lesionata. Lasciando però libertà funzionale delle strutture non coinvolte nell’evento traumatico.
Venne così sviluppata una tecnica di applicazione di bande elastiche adesive, a diretto contatto della cute. Con costruzioni applicabili a tutte le strutture lesionate.
Il bendaggio funzionale oggi viene costruito su misura a secondo della parte anatomica interessata dal trauma.
È realizzato con una benda elastica adesiva, ha sia funzioni meccaniche di stabilità articolare e scarico muscolo-tendineo sia una più importante funzione elasto-compressiva. Viene principalmente utilizzato per le lesioni tendinee.
Un bendaggio realizzato con nastro non elastico è invece usato per lesioni capsulo-legamentose e muscolari. Per un effetto di scarico o di sostegno delle strutture traumatizzate.
Questa differenziazione tra bande elastiche permette di agire nel modo più appropriato garantendo più rispetto della fisiologia dei tessuti.
Attraverso lo scarico funzionale e il sostegno articolare generato dal bendaggio si ottiene un effetto antalgico. E contemporaneamente, grazie alla possibilità di continuare a muoversi, il periodo di recupero è più veloce rispetto alle terapie immobilizzanti.